Vi propongo il testo di un bimbo, che racconta la mattinata con papà. Lui e il padre vanno a pesca e questo lo rende felice. Quel preparare e gettare l'artificiale in mare gli rimarrà a vita dentro, godiamocelo assieme.
Il testo è stato preso dalla pagina http://www.circeofishingclub.it/racconti-di-pesca/91-storie-di-piccoli-pescatori.html
“Una giornata a pesca con papà
La sveglia è di buon mattino. Ancora insonnoliti, io
Lorenzo, mio fratello Simone e mio papà, ci alziamo speranzosi di passare una giornata
emozionante a traina. Ci rechiamo al porto, e mentre io e mio fratello
scegliamo gli artificiali mio padre mette in moto la barca. La scelta per gli
artificiali tra me e mio fratello è dettata più dal piacere dei colori che dall'esperienza. Io
opto per un minnow blu e mio fratello per un cucchiaino con piuma. Mio padre
invece sceglie un artificiale bianco e arancione.
Finalmente facciamo rotta sulla zona di pesca
denominata Secca del Quadro; sistemiamo le canne e molliamo la lenza.
Il sole intanto fa capolino all'orizzonte
colorando il mare di rosa, e rendendo tutt'intorno uno spettacolo meraviglioso,
che, né io, né mio fratello,
avevamo mai visto.
Un ecoscandaglio ci mostrava una secca rocciosa
con posidonia e papà ci avverte
che questa è una buona
zona di pesca soprattutto per i dentici. Noi aspettiamo con ansia che da un
momento all'altro la canna possa darci il segno che aspettiamo. Battiamo questa
zona per diverso tempo ma i cicalini dei mulinelli restano silenziosi. Il sole
intanto è alto, e mio
fratello, astutamente, decide di preparare dei panini.
Io propongo di cambiare gli artificiali, e dopo
una scelta meticolosa ci rimettiamo in pesca. Mentre ci gustiamo i panini e
guardiamo il promontorio del Circeo, abbiamo avuto un'allamata. Con il cuore in
gola ho afferrato la canna ed ho iniziato il combattimento.
Mio padre mi raccomanda di stare calmo, invece
mio fratello mi fa dispetti e dopo una decina di minuti, il pesce è sotto barca. Con
meraviglia vediamo un bellissimo esemplare di dentice. Mio padre guida il pesce
e lo issa a bordo. E' un momento bellissimo, e tutti e tre ci abbracciamo
festosi, ma all'improvviso l'altra canna ci regala un'altra emozione. Questa
volta è il mio
fratellino a recuperare un bel tonno di circa 5 Kg. Contentissimi, recuperiamo
le canne e facciamo rotta verso terra.
Stanchi ma entusiasti, arriviamo in porto, dove
dei nostri amici ci attendono. Anche la mamma è impaziente di conoscere le nostre emozioni.
All'arrivo, oltre ai nostri amici anche altre gente si complimenta con noi per
la battuta di pesca, e mio papà, si vede
lontano un miglio che è
orgogliosissimo di noi.
Soddisfatti della giornata ci ripromettiamo di
tornare a pesca prima possibile. Grazie papà.
Simone e Lorenzo Fiorini”
Il testo è stato preso dalla pagina http://www.circeofishingclub.it/racconti-di-pesca/91-storie-di-piccoli-pescatori.html
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